Il 13 gennaio 2012, nelle acque dell’Isola del Giglio, la nave da crociera Costa Concordia si inabissò in una delle più belle zone del Parco delle Isole Toscane. Il tragico evento, che costò la vita a 32 persone, comportò anche un considerevole danno all’ambiente costiero, soprattutto a carico del fondale marino, come riportato sul sito ...
Con la firma del protocollo d’intesa tra il MiTE e l’Ispra prende il via l’investimento M2C4-3.5 del PNRR “Ripristino e tutela dei fondali e degli habitat marini”, che consentirà al nostro Paese, si legge in un comunicato congiunto, di rafforzare le capacità di osservazione degli ecosistemi marini e attuare una campagna di recupero e restauro ...
Così come accade per le foreste sulla terra, anche in mare è possibile recuperare le prateria di Posidonia oceanica danneggiate. Grazie al progetto europeo LIFE SEPOSSO coordinato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la ricerca e la protezione ambientale), è stato realizzato per la prima volta in Italia e nel Mediterraneo un monitoraggio nazionale delle attività di ...
Tornano a rivivere i fondali dell’isola del Giglio con le sue praterie di posidonia e di gorgonia che da sempre hanno popolato questi mari. Laggiù non esisteva più nulla a causa del naufragio della Costa Concordia. Nella notte del 13 gennaio 2012 la nave da crociera, lunga più di 250 metri, si incaglia su un lato a circa 40 ...