I materiali prodotti dagli esseri umani pesano più di tutta la vita sulla Terra

I materiali prodotti dagli esseri umani pesano più di tutta la vita sulla Terra

Giungiamo alla fine del 2020 ricordando un anno difficile e particolare, anche e soprattutto per la pandemia in corso. Ne avevamo parlato qualche tempo fa, auspicando un cambio di rotta per la salute del Pianeta. Purtroppo, il 2020 sarà ricordato anche per un record molto grave per il futuro, quello che indica che i materiali da noi prodotti pesano più di tutta la vita sulla Terra.

Rapporto tra biomassa e materiali

La biomassa vivente è composta da piante per il 90%, seguite da batteri, funghi, protisti e animali (inclusi noi). Secondo quanto riportato dalla Rivista Nature, la stima della massa prodotta dagli esseri umani è raddoppiata ogni 20 anni negli ultimi 100 anni. Si tratta, ad esempio, della costruzione di strade, edifici e macchine. Secondo gli studiosi, si stima che queste attività di costruzioni hanno portato nel 2020 al superamento del peso dei materiali creati rispetto alla biomassa globale. Questi dati, seppur stimati, sono estremamente preoccupanti e ribadiscono quanto già affermato da SeaforChange in precedenti articoli relativi al cambiamento climatico e le estinzioni di specie essenziali per il futuro del Pianeta.

Aeree agricole con skyline delle città costruite dagli esseri umani

Biomassa e materiali artificiali

Gli esseri umani hanno avviato le attività agricole e la deforestazione molti anni fa e, conseguentemente, hanno dimezzato la biomassa vegetale, (da circa 2.000 miliardi di tonnellate a circa 1.000 miliardi di tonnellate). A questo, si sono aggiunti i crescenti prodotti creati dall’essere umano, cui ci si riferisce nel complesso come massa antropica. Attualmente, secondo i ricercatori, la massa antropica viene prodotta a una velocità di oltre 30 miliardi di tonnellate all’anno.

Esempio di urbanizzazione

Secondo quanto si legge nello studio: “I cambiamenti nella  massa antropica totale sono legati a eventi globali come guerre mondiali e grandi crisi economiche. In particolare, ci sono continui aumenti della massa prodotta dagli esseri umani di oltre il 5% all’anno dal periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale, caratterizzato da un maggiore consumo e sviluppo urbano”. 

Se il ritmo non verrà rallentato, i danni per il Pianeta tra circa 20 anni saranno irreparabili. Occorre invertire la tendenza che vede i materiali da noi prodotti pesare più di tutta la vita sulla Terra. Per questo motivo, è necessario avviare un processo per rivedere i modelli di sviluppo partendo dai nostri oceani, come più volte abbiamo avuto modo di scrivere. Soltanto lavorandoci come mondo globale possiamo invertire la rotta, e salvaguardare il futuro.


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