SeaChange diventa un Osservatorio sulle Autostrade del mare

SeaChange diventa un Osservatorio sulle Autostrade del mare

Le Autostrade del mare sono indispensabili per una crescita sostenibile del nostro Paese e sono in grado di aumentare l’attrattività dei porti, rendendo più efficiente il sistema dei trasporti. Le stesse sono anche considerate un motore di sviluppo nei consessi dell’Unione Europea.

In Italia, a più riprese, le AdM o MoS (Motorways of the Seas) sono state all’ordine del giorno della politica e delle istituzioni e sono stati istituiti appositi enti (ad esempio RAM Logistica, Infrastrutture e Trasporti Spa, società “in house” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) per monitorare e promuoverne il loro sviluppo. L’Italia, in particolare, avrebbe una naturale vocazione per questo tipo di traffico ma oggi non è sufficiente approfittare e utilizzare unicamente gli aspetti geografici e morfologici del nostro Paese. La promozione delle AdM passa attraverso un’analisi profonda e dettagliata della portualità nel suo complesso.

Container in porto

Le autostrade del mare in Italia

Attualmente in Italia ci sono 120 linee di AdM, tutte per lo più promosse e sviluppate grazie agli armatori italiani, particolarmente interessati a questi traffici. Ma il potenziale di sviluppo di questo traffico va ben oltre questi numeri. 

Esiste uno studio che dimostra come una parte delle aziende che operano nel settore sono state in grado di sottrarre 1,5 milioni di camion all’anno dalle autostrade, sfruttando l’intermodalità su direttrici superiori ai 600 km e linee di cabotaggio in grado di ridurre di 1,2 tons l’emissione di CO2. Di conseguenza potrebbero ridursi anche i costi connessi all’incidentalità stradale nonché quelli per le patologie connesse all’inquinamento. Da non trascurare, inoltre, le stime sui risparmi sui costi di trasporto per oltre 500 milioni all’anno. In questo senso, le AdM si possono candidare come valide ed efficaci alternative al trasporto su strade, riducendo i rischi stradali. Esistono delle misure incentivanti come il Mare Bonus e il Ferro Bonus (anche se la percentuale di merci che viaggia su ferrovia non si può considerare significativa in Italia) che mirano a sviluppare questo traffico, così come altre forme di sostegno per le imprese virtuose. 

Un osservatorio giornalistico

La nostra redazione intende diventare un osservatorio permanente sulle AdM per l’approfondimento, anzitutto, dell’impatto ambientale e della sostenibilità ancora troppo sottovalutato nel nostro Paese. Le AdM ci aiutano inoltre ad analizzare meglio la sicurezza delle nostre infrastrutture e ad evitare gli sprechi. La sostenibilità ambientale ed economica di questo traffico è evidente: i costi dei trasporti sono sensibilmente ridotti in quanto i camion viaggiano via mare su un’unica nave, con un sensibile risparmio sul carburante e sui costi dei pedaggi autostradali quotidiani.