Dossier Mare Monstrum: nel 2020 secondo Legambiente, ogni ora 2,5 reati ai danni di acque e coste

Dossier Mare Monstrum: nel 2020 secondo Legambiente, ogni ora 2,5 reati ai danni di acque e coste

Nonostante una lieve flessione degli illeciti ai danni di coste e mari nel 2020 (-5,8% rispetto al 2019), le aggressioni criminali restano elevate, con 22.248 illeciti accertati, una media di 61 al giorno, 2,5 ogni ora. Dal cemento abusivo alla mancata depurazione delle acque, dalla pesca illegale ai reati legati al riciclo dei rifiuti. Gli “ecocrimini” marini sono principalmente concentrati tra Campania, Sicilia, Puglia, Lazio e Calabria. 

E’ quanto emerge dai dati dell’edizione 2021 del dossier “Mare Monstrumdi Goletta Verde e dei Laghi di Legambiente, che dal 3 luglio sono tornate a monitorare le acque italiane per verificarne lo stato di salute. 

La pandemia, si legge in un comunicato di Legambiente, ha solo rallentato l’assalto alle coste e ai mari italiani, ancora una volta preda dei “più prepotenti”, incuranti delle leggi, della tutela di ambiente e biodiversità e di un patrimonio comune da difendere nella sua integrità e bellezza.

I reati

In cima classifica del mare illegale 2020, troviamo infatti il ciclo del cemento (il 42,9% dei reati accertati). Migliori notizie sul fronte degli illeciti legati al ciclo dei rifiuti e all’inquinamento marinodiminuiti dell’11,6% per l’impatto del lungo periodo di lockdown sulle attività economiche. Anche se i quasi 7 mila reati accertati nel settore, più di 19 al giorno, pesano sul totale nazionale per il 31%.

Cresce la pesca di frodo (il 23,3% dei reati accertati) che invece ha “approfittato” della pandemia, come dimostra il numero impressionante di sequestri effettuati: 3.414 contro i 547 del 2019, dagli attrezzi usati illegalmente in mare alle tonnellate di prodotti ittici requisiti. Cresce anche il numero di persone arrestate e denunciate per aggressioni alle coste e ai mari italiani, 24.797 (+24% rispetto al 2019), e quello dei sequestri che hanno toccato quota 8.044 (+9,9%) per un valore di 826 milioni di euro.

L’abusivismo edilizio

Un capitolo spinoso, anche per il 2020, è rappresentato dall’abusivismo edilizio, come evidenzia un altro dato inedito elaborato da Legambiente: quello sulle ordinanze di demolizione degli immobili abusivi eseguite che raggiungono appena il 24,3% nei Comuni costieri. Uno stallo che perdura ormai da troppi decenni, di fronte al quale l’associazione chiede che della demolizione dell’abusivismo storico si occupi direttamente lo Stato, nella figura dei prefetti.

Un capitolo intero di “Mare Monstrum” è dedicato ai casi d’inquinamento legati a depuratori inesistenti o mal funzionanti, scarichi fognari abusivi, sversamenti illegali di liquami e rifiuti e soprattutto dal lavoro di ricerca, svolto anche quest’anno, sullo sfruttamento selvaggio delle risorse ittiche del Mediterraneo. Problemi che, secondo Legambiente, richiedono finanziamenti adeguati per mettere in regola sistemi fognari e di depurazione, l’introduzione di nuove norme e sanzioni per il contrasto alla pesca illegale, il recepimento della normativa europea sulla gestione delle aree portuali e dei rifiuti prodotti dalle navi, una regolamentazione stringente per lo scarico dei rifiuti liquidi.

Il calendario di navigazione

Dal 3 luglio Goletta Verde e Goletta dei Laghi, le due storiche campagne di Legambiente, hanno ripreso il largo dopo la pausa imposta dalla pandemia la scorsa estate, con tappe nelle 15 regioni costiere della Penisola.  

A bordo di Goletta Verde salperanno temi chiave della campagna come lotta alle fonti fossili, depurazione dei reflui, aree marine protette, bonifiche dei territori inquinati, e ancora, erosione costiera e dissesto idrogeologico, beach e marine litter, porti, eolico off-shore.

Goletta Verde è partita dalla Liguria, a Genova (il 3-4 luglio), con tappe in Toscana, a Carrara (5-7 luglio); in Sardegna, a Olbia (9-11 luglio); nel Lazio, a Fiumicino (12-14); in Campania a Napoli (15-16 luglio); in Basilicata, a Maratea (18 luglio); in Sicilia, nelle Isole Eolie (19-21); in Calabria, a Crotone (23-25 luglio); in Puglia, a Trani (28-29 luglio); in Molise, a Termoli (31 luglio); in Abruzzo, a Vasto (1-3 agosto); nelle Marche, ad Ancona (4-5 agosto); in Emilia-Romagna, a Ravenna (7-8 agosto); in Veneto, a Caorle (9-10 agosto) e in Friuli-Venezia Giulia, a Trieste (11-12 agosto).

Goletta dei Laghi si dedicherà da un lato all’attività di monitoraggio legata alla depurazione dei bacini lacustri, grazie al lavoro dei volontari attivi in 11 regioni e su 23 laghi; dall’altro, alla ripresa del monitoraggio delle microplastiche disperse nelle acque che Legambiente, nell’ambito del progetto Life Blue Lakes. Grazie alla collaborazione con ENEA, Goletta dei Laghi è riuscita a mappare in maniera puntuale negli ultimi cinque anni, ottenendo uno dei principali database a livello internazionale sul fenomeno del cosiddetto lake litter.

Goletta dei Laghi è partita da Avigliana, in Piemonte (3 luglio); quindi sul Ceresio, in Lombardia (5 luglio); ancora in Piemonte sul Viverone e sul Lago Maggiore (6 luglio), sul versante piemontese-lombardo (7 luglio); sul Lago di Como (8-9 luglio) e sul Lago di Iseo, in Lombardia (10-11 luglio); sul Lago di Garda, tra Lombardia e Veneto (12-14 luglio); sul Lago di Santa Croce, in Veneto (15 luglio); sul Lago Trasimeno (17-20 luglio) e sul Lago di Piediluco, in Umbria (21 luglio); sul lago di Fiastra, nelle Marche (22 luglio); sul Lago del Matese, in Campania (23 luglio); sul Lago di Occhito, in Molise (24 luglio); sul Lago di Lesina, in Puglia (26 luglio); sui laghi Bracciano, Salto, Turano e Laghi Pontini, nel Lazio (27-30 luglio); sui Laghi Silani, Arvo e Cecita, in Calabria (31 luglio-1 agosto); sui laghi di Piana degli Albanesi, Pergusa e di Ancipa, in Sicilia (3-4 agosto).

E’ possibile seguire il viaggio delle due Golette e consultare l’elenco delle tappe aggiornate sul sito unico dedicato alle due campagne, golettaverde.legambiente.it, e sui relativi canali social.


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