La rigenerazione delle foreste per contenere i cambiamenti climatici

La rigenerazione delle foreste per contenere i cambiamenti climatici

59 milioni di ettari di nuove foreste, dal Brasile alla Mongolia, per assorbire e imprigionare fino a 5,9 miliardi di tonnellate di anidride carbonica, più delle emissioni annuali degli Stati Uniti. E’ questo il risultato di un progetto di rigenerazione dei boschi avvenuto tra il 2000 e il 2020, in diverse aree del Pianeta. Lo rileva uno studio portato avanti per due anni da Trillion Trees, la joint venture tra BirdLife International, Wildlife Conservation Society e WWF che si pone l’obiettivo di piantare mille miliardi di alberi in tutto il Pianeta per arginare i pericolosi effetti del cambiamento climatico.  

Le aree rigenerate

La verifica arriva dalle immagini satellitari e sui rilievi effettuati in 12 Paesi che evidenziano come tra le aree forestali che si sono rigenerate c’è quella affacciata sull’Atlantico, in Brasile, (4,2 milioni di ettari). Un risultato “di squadra” raggiunto grazie alla pianificazione di progetti per ripristinare la foresta, pratiche industriali più sostenibili e la tendenza alla migrazione verso le città. In Mongolia, ad esempio, sono stati rigenerati 1,2 milioni di ettari di foreste boreali grazie all’impegno degli ambientalisti e del governo locale. Numeri importanti sono stati riscontrati anche in alcuni Paesi dell’Africa centrale e in Canada.

La deforestazione non si ferma

Sono dati che fanno ben sperare in una possibile controtendenza rispetto alle notizie che spesso documentano la rapida deforestazione dell’Amazzonia, oppure i danni provocati dagli incendi avvenuti lo scorso anno in Australia. Un report del WWF su 24 zone del mondo, ha dimostrato che dal 2004 al 2017 abbiamo perso un’area grande due volte il Regno Unito. E nel 2020, nonostante la pandemia, si sono registrate perdite concentrate nelle foreste pluviali vitali delle aree tropicali. 

I vantaggi della rigenerazione delle foreste

«E’ fondamentale cercare di invertire la perdita della natura» – ha commentato William Baldwin-Cantello, direttore dell’unità delle Nature Based Solutions del WWF. «Sappiamo che la rigenerazione delle foreste naturali è anche più economica, più ricca di carbonio e migliore per la biodiversità, rispetto alle foreste piantate attivamente, e questa ricerca dimostra dove e perché la rigenerazione sta avvenendo e come possiamo ricreare quelle condizioni in altre zone». 

Uno strumento per ambientalisti e politici

Secondo i ricercatori la rigenerazione delle foreste non può essere data per scontata: attualmente la bilancia delle “entrate e delle uscite” dimostra che la deforestazione continua a mietere milioni di ettari ogni anno, molti più di quelli rigenerati. Per aumentare il potenziale delle foreste, quindi, vanno fermate le principali cause della deforestazione.

«Questa mappa”, ha aggiunto John Lotspeich, direttore esecutivo di Trillion Trees, “rappresenta uno strumento prezioso per ambientalisti, responsabili politici e finanziatori per comprendere meglio i molteplici modi in cui possiamo lavorare per aumentare la copertura forestale, per il bene del pianeta. I dati mostrano l’enorme potenziale di recupero degli habitat naturali quando viene data la possibilità di farlo».


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