Plastica in mare: l’app della Guardia Costiera si arricchisce di nuove funzioni

Plastica in mare: l’app della Guardia Costiera si arricchisce di nuove funzioni

#plasticfreeGC, l’App lanciata nel 2019 dal Comando generale della Guardia Costiera, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente per combattere la dispersione della plastica in mare, si arricchisce di un’importante novità. Da alcuni giorni è infatti attiva la nuova funzione “avvistamenti” per segnalare la presenza in mare di particolari specie marine.

#PlasticFreeGC – è nata nell’ambito dell’omonimo progetto di comunicazione ed educazione ambientale sul contrasto alla dispersione delle microplastiche in mare 

Una app in diretta con la Guardia Costiera

Con la nuova funzionalità “avvistamenti”, il cittadino avrà l’opportunità di segnalare in diretta, attraverso il proprio smartphone, la presenza in mare di particolari specie marine (principalmente mammiferi marini e tartarughe). Queste segnalazioni sono molto importanti non solo per il tracciamento degli esemplari ma anche per capire il loro stile di vita e come queste specie stanno reagendo al crescente inquinamento marino.

Tutte le informazioni raccolte confluiranno presso la Centrale operativa nazionale di Roma del Comando generale, per essere poi sottoposte a una verifica di carattere scientifico curata dall’Istituto Tethys-Onlus in collaborazione con altri centri di ricerca, e condivise con le istituzioni e con l’intera comunità scientifica.

In linea con la missione istituzionale del Comando generale della Guardia Costiera, l’app nasce con l’obiettivo di proteggere il mare e preservare il suo inestimabile patrimonio ambientale, sociale e culturale a beneficio delle nuove generazioni. 

Un mare di plastica

il Mar Mediterraneo sta subendo un disastro causato dall’uomo : l’inquinamento da plastica.

A causa dell’elevata densità di popolazione, della mancanza di modalità adeguate di gestione dei rifiuti, dei grandi afflussi di turisti e della rilevante navigazione mercantile, questo ambiente è sottoposto ad una pressione significativa.

Secondo il recente studio “The Mediterranean: Mare plasticum“, pubblicato a cura del International Union for Conservation of Nature and Natural Resources (IUCN) si parla di plastica totale accumulata nel Mar Mediterraneo stimata intorno a 1.178.000 tonnellate.

Lo studio stima inoltre una dispersione di plastica annuale media di 229.000 tonnellate (in un range da 150.000 a 610.000 tonnellate all’anno), costituite dal 94% di macroplastiche e dal 6% di microplastiche.

Secondo il rapporto i primi tre paesi che contribuiscono alla dispersione di plastica sono Egitto, Italia e Turchia. Gli “hotspot” per la concentrazione di plastica sono situati vicino alla foce dei principali fiumi e vicino alle grandi aree urbane. 


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