Siccità e riserve idriche: solo 1 italiano su 4 è attento a non sprecare acqua

Siccità e riserve idriche: solo 1 italiano su 4 è attento a non sprecare acqua

In questo periodo estivo, durante il quale assistiamo impotenti ai numerosi incendi che devastano il patrimonio boschivo in Italia e in diversi paesi del mondo (complice la siccità stagionale ma anche l’effetto del cambiamento climatico globale), pensiamo sia utile tornare a parlare dell’importanza dell’acqua nella vita di tutti i giorni.

Molti pensano infatti che l’acqua sia un bene pressoché inesauribile, soprattutto se si è nati in paesi dove questa risorsa è sempre stata a disposizione e in notevole quantità. Ma lo scenario mondiale attuale è ben diverso anche nei paesi più a occidente.

La carenza e la scarsa qualità delle risorse idriche rappresentano una seria minaccia per i sistemi alimentari di tutto il mondo e quindi per la stessa sopravvivenza dell’uomo. Negli ultimi vent’anni è infatti diminuita del 20% la disponibilità pro capite di acqua dolce. Un calo, secondo il rapporto SOFA 2020 pubblicato dalle Nazioni Unite, dovuto anche all’aumento della popolazione mondiale, che rende necessaria una maggior produzione di acqua e un’inferiore dispersione.

La ricerca Ipsos sui consumi degli italiani

Secondo una recente ricerca Ipsos, realizzata al fine di comprendere la sensibilità degli italiani nei confronti dello spreco di acqua, emerge che solo 2 italiani su 10 ritengono che la scarsità d’acqua sia un problema generalizzato, il 70% ritiene che sia legata alla stagionalità e interessi solo specifiche aree del Paese. Inoltre, riguardo alle tematiche ambientali, solo il 12% degli italiani si è definito preoccupato dalla tematica acqua nel presente; i maggiori timori sono legati alla presenza di plastica nei mari e negli oceani, l’inquinamento dell’aria e la gestione dei rifiuti. 

La percezione relativa al consumo di acqua 

La scarsa preoccupazione degli italiani per l’acqua, si legge nella ricerca Ipsos, ha diverse cause. Ad esempio l’errata percezione dei reali consumi di una famiglia. Si ritiene che in media una famiglia italiana consumi poco più di 100 litri di acqua al giorno, mentre in realtà il consumo per uso civile di acqua in Italia è di 500 litri al giorno per famiglia, oltre 200 litri per persona. Un consumo dunque sottodimensionato nella percezione di quasi 5 volte. Inoltre, l’arrivo della pandemia ha giocato un ruolo cruciale nel ridurre l’attenzione delle persone sulla tematica acqua. Solo 1 italiano su 4 dichiara di aver prestato attenzione ai consumi d’acqua nel corso dell’ultimo anno, trascorso prevalentemente dentro casa e in misura maggiore rispetto al passato.

Dalla ricerca Ipsos emerge una minore consapevolezza dei giovani tra i 14 e i 17 anni sulle tematiche ambientali (86%, contro il 93% degli adulti), ma soprattutto un minor attivismo nella quotidianità: il 66% prova a ridurre lo spreco d’acqua contro il 77% degli adulti; il 68% chiude il rubinetto quando non lo utilizza (adulti 73%), il 51% sa cha va utilizzata la lavastoviglie a pieno carico (adulti 44%), mentre solo il 14% non sciacqua a mano i piatti prima di riporli nella macchina. 

Risparmiare l’acqua è un dovere civile e degli enti pubblici

Il 68% degli italiani dichiara che tutelare la risorsa idrica sia un dovere che spetta a tutti i cittadini, riducendo o comunque migliorando i propri consumi; il 58% affida un ruolo importate ad enti pubblici che si occupano della manutenzione delle tubature, il 54% ai Governi, che dovrebbero punire coloro che non adottano comportamenti correttiil 50% alle aziende, che devono impegnarsi a migliorare i processi produttivi.

Ciononostante, i comportamenti degli italiani nei confronti dell’uso di acqua non sono ancora corretti, anche se il 51% degli italiani sarebbe disposto a impegnarsi in questa direzione adottando comportamenti più sostenibili, come ad esempio chiudere il rubinetto quando non serve, fare docce più brevi e usare lavatrice e lavastoviglie a pieno carico. 


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