Stress idrico: nel 2030 ne soffrirà il 47% della popolazione mondiale

Stress idrico: nel 2030 ne soffrirà il 47% della popolazione mondiale

Solo lo 0,5 per cento dell’acqua sulla Terra è utilizzabile come acqua dolce, e il cambiamento climatico sta riducendo l’accumulo di acqua terrestre di un centimetro all’anno, con evidenti ripercussioni negative sulla salute e la sicurezza della vita sul pianeta. E’ questo lo scenario riportato nel libro “Il senso della sete – L’acqua tra geopolitica, diritti, arte e spiritualità” (Infinito Editore 2021) scritto dalla giornalista Fausta Speranza, per 25 anni inviata del radio giornale di Radio Vaticana ed esperta di politica internazionale presso la redazione esteri de “L’Osservatore Romano”.

E’ l’Agenzia dell’Onu per la meteorologia ad affermarlo: nel 2050 cinque miliardi di persone avranno problemi di accesso a risorse idriche e secondo le stime del Water Grabbing Observatory, nel 2030 il 47 per cento della popolazione mondiale vivrà in zone a elevato stress idrico, e quindi anche di stress sociale e sanitario.
Il libro sottolinea come l‘emergenza idrica determinerà disastri ambientali, ma anche le prospettive offerte dalla tecnologia green. Perché l’acqua è un elemento fondamentale ma anche risorsa fortemente simbolica del patrimonio umanistico, religioso e artistico, fin dalle più antiche e remote civiltà.

Una risorsa indispensabile

Il libro contiene inoltre la lettera di Papa Francesco all’autrice, la prefazione di Vandana Shiva, attivista politica e ambientalista indiana, le introduzioni e postfazioni di Pasquale Ferrara, Leonardo Becchetti, Francesco Profumo, e Stefano Ceccanti.

Cresce nel mondo la consapevolezza dell’importanza della più essenziale delle risorse: negli Stati Uniti è stata quotata in Borsa, in Europa si è alzata l’allerta sulle microplastiche e su altri inquinanti negli oceani e il consumo umano eccessivo delle risorse del pianeta, mentre aumentano piogge torrenziali e siccità, due facce dello stesso fenomeno del surriscaldamento climatico.
Per questo il legame profondo tra l’acqua e il diritto alla salute è e sarà una tra le questioni sociali e geopolitiche più urgenti che l’umanità dovrà affrontare nei prossimi anni, come il diritto di accesso all’acqua potabile sempre meno scontato, o la siccità, causa di conflitti e flussi migratori.

Per non dimenticare che “se vi è una magia su questo pianeta, è contenuta nell’acqua” (Loren Eiseley).


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