Genoa Shipping Week: il settore marittimo riparte dalla sostenibilità

Genoa Shipping Week: il settore marittimo riparte dalla sostenibilità

Dalle infrastrutture alla transizione energetica, lo sviluppo del settore marittimo dovrà necessariamente passare attraverso una profonda trasformazione per raggiungere l’obiettivo “emissioni zero”. Le parole chiave per renderlo sempre più sostenibile sono decarbonizzazione, elettrificazione, autoproduzione ed efficienza energetica, gestione dei rifiuti marittimi e portuali.

Sono questi alcuni dei temi di cui si è discusso durante la manifestazione Genoa Shipping Week, che si è svolta dal 4 all’8 ottobre, un evento biennale che riunisce operatori portuali, marittimi e logistici provenienti da tutto il mondo.

Dall’European Green Deal, al NextGen Eu, fino al Pnrr e al dl Infrastrutture, le scelte e i progetti più sostenibili potranno beneficiare di un impiego di fondi senza precedenti. E in questo scenario lo shipping è direttamente coinvolto: dalla direttiva dell’Imo sulle emissioni di zolfo, al “cold ironing”. Il cold ironing è un processo che permette lo spegnimento dei motori della nave durante l’ormeggio in porto. Il processo si basa sull’allacciamento dell’imbarcazione alla rete elettrica, così da poter spegnere i motori ed azzerare le emissioni in porto. L’erogazione di energia dalla rete elettrica va a beneficiare sulla qualità dell’aria del centro abitato vicino il porto. Inoltre, si riduce l’inquinamento acustico generato dal funzionamento dei motori di bordo.

Negli ultimi 10 anni, come ha sottolineato Assogasliquidi-Federchimica durante uno dei convegni di Genoa Shipping Week, grazie agli investimenti delle imprese e agli interventi normativi europei e nazionali, i consumi del Gnl (Gas Naturale liquefatto) sono cresciuti rapidamente. Nel secondo semestre 2021, le stime parlano di oltre 200.000 tonnellate annue, con un aumento del 68% rispetto al 2020. Nel trasporto marittimo, la crescita sul 2020 è del +614%. Nel 2030 si stima che i consumi del trasporto marittimo saranno di circa 2,1 milioni di tonnellate.

Attualmente la flotta navale italiana è composta da 221 mezzi alimentati a Gnl, entro il 2026 sono previsti ordini per ulteriori 381 navi. I benefici dell’utilizzo del Gnl sul fronte delle emissioni sono innegabili e non possono essere frenati dalle politiche europee e nazionali. In particolare dovrebbe essere confermata la proposta sulla tassazione in esenzione dell’accisa per il Gnl usato nel trasporto marittimo.

I progetti sostenibili

Tra i progetti presentati durante Genoa Shipping Week, c’è il nuovo laboratorio congiunto CapLab, un progetto che guarda alla decarbonizzazione combinando Molten Carbonate Fuel Cells e Carbon Capture. Maurizio Archetti, presidente di Ecospray e Barbara Bosio, docente di Chimica fisica applicata presso l’Università di Genova, hanno spiegato che il progetto svilupperà celle elettrochimiche per la cattura della CO2, la produzione di energia e la promozione del vettore idrogeno. Ci si focalizzerà in particolare sullo sviluppo di celle a combustibile a carbonati fusi, tecnologia che permette la cattura del carbonio contemporaneamente alla produzione di energia. Il laboratorio CapLab, in fase di allestimento, sarà completato entro il 2021 e inaugurato a gennaio 2022 presso il Molo Giano nel porto di Genova. Una tecnologia, secondo i ricercatori, molto efficace per ridurre le emissioni di CO2, in linea con gli obiettivi IMO per il 2030 e 2050 di zero emissioni.

Tra le iniziative anti inquinamento che hanno visto coinvolti i porti negli ultimi anni c’è il LifeGate PlasticLess, l’iniziativa ideata da Lifegate per rispondere all’inquinamento da plastica nei mari. In tre anni sono stati raccolti 68mila chilogrammi di plastica e microplastiche. Lanciata nel 2018, la campagna ha coinvolto 79 porti in 17 regioni italiane, coinvolgendo anche l’Inghilterra, la Grecia e la Svizzera. I Seabin, installati in numerosi porti, hanno dimostrato che il fenomeno di inquinamento è molto diffuso. La maggior parte dei rifiuti raccolti sono: cannucce, tappi, sacchetti, bottigliette, confezioni alimentari, mozziconi di sigaretta, e tante microplastiche.


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