Inquinamento da plastica: una storica risoluzione delle Nazioni Unite per fermarlo

Inquinamento da plastica: una storica risoluzione delle Nazioni Unite per fermarlo

Fermare l’”epidemia” da plastica che sta soffocando tutto il Pianeta. E’ questo l’obiettivo della storica risoluzione dell’UNEA- l’Assemblea per l’Ambiente delle Nazioni Unite, End Plastic Pollution”, a cui hanno aderito 175 Capi di Stato e Ministri dell’ambiente in riunione a Nairobi il 2 marzo scorso . La risoluzione dovrà disegnare le linee guida per gestire l’intero ciclo di vita della plastica: dal design alla produzione fino allo smaltimento.

“Contro gli attuali tumulti geopolitici, l’Assemblea per l’Ambiente delle Nazioni Unite ha dimostrato che una cooperazione multilaterale è  possibile”, ha dichiarato il ministro norvegese per il Clima e l’ambiente, Espen Barth Eide. “L’inquinamento da plastica si è propagato a dismisura come una pandemia. Con questa risoluzione, ufficialmente, abbiamo trovato la cura”.

La risoluzione stabilisce un Comitato di Negoziazione Intergovernativo (INC), che inizierà a lavorare nel 2022 con l’obiettivo di redigere un accordo globale e vincolante per i paesi membri entro la fine del 2024. Il documento comprenderà le linee guida condivise per la gestione dell’intero ciclo di vita della plastica, il riutilizzo e il riciclo dei materiali, e promuoverà la collaborazione internazionale in campo scientifico e tecnologico.

L’UNEP – il programma per l’ambiente delle Nazioni Unite –  organizzerà inoltre un forum entro la fine del 2022, aperto a tutti gli  stakeholders dell’INC, per condividere idee e “best practice” scientifiche provenienti da tutto il mondo. Il forum darà spazio a discussioni e scambi di informazioni e metterà a disposizioni report e aggiornamenti durante tutto il periodo di lavoro fino al 2024. Il documento finale sarà presentato nel corso di una conferenza diplomatica e quindi sottoposto alla firma dei paesi aderenti.

“Questa risoluzione segna un importante traguardo del Pianeta Terra sulla regolamentazione della plastica monouso. E’ il più significativo accordo multilaterale sull’ambiente dagli accordi di Parigi. E’ un’assicurazione sul futuro per questa generazione e per le prossime, in modo che queste ultime possano convivere con la plastica, non esserne sopraffatte” ha dichiarato Inger Andersen, direttore esecutivo di UNEP.

Alcuni numeri

La produzione di plastica è passata dai 2 milioni di tonnellate nel 1950 a 348 milioni di tonnellate nel 2017, diventando a tutti gli effetti un’industria globale con un giro di affari di circa 522 miliardi di dollari. Le stime parlano di un raddoppio del volume di affari nel 2040.

L’inquinamento generato dalla plastica è una delle cause del  cambiamento climatico, della perdita di biodiversità e di danni alla salute dell’uomo, come infertilità, malattie del metabolismo e neurologiche dovute alla combustione della plastica.

Nel 2050, le emissioni di gas serra associate alla produzione, all’uso e allo smaltimento di plastica, saranno responsabili per il 15% delle emissioni globali consentite, nell’ambito dell’obiettivo del contenimento del riscaldamento globale entro 1,5 gradi.

Oltre 800 specie marine subiscono le conseguenze dell’inquinamento da plastica, a seguito dell’ingestione accidentale, dell’intrappolamento nelle reti marine e di altri fattori.

Circa 11 milioni di tonnellate di plastica vengono disperse ogni anno negli oceani, un numero che potrebbe triplicare nel 2040 senza significative risoluzioni a livello mondiale.

La svolta verso un’economia circolare può ridurre il volume della plastica riversata negli oceani dell’80 per cento nel 2040; dimezzare la produzione della plastica vergine del 55 per cento; ridurre le emissioni di gas serra del 25 per cento; creare 700.000 nuovi posti di lavoro.


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