Nuova tecnologia per le Infrastrutture sostenibili a tutela del Clima e del Mare

16. Novembre 2021 Ambiente, Economia 0
Nuova tecnologia per le Infrastrutture sostenibili a tutela del Clima e del Mare

L’innalzamento del livello del Mare richiede delle difese costiere per scongiurare erosione e alluvioni. In questo contesto, il principale materiale utilizzato per costruire barriere è il cemento che, però, a sua volta può infliggere danni importanti sul clima e l’ecosistema marino.

Esiste una start-up, di cui abbiamo parlato qualche mese fa, che ha scommesso sulla costruzione costiera sostenibile.

Un’innovazione importante

La società Israeliana Econcrete ha sviluppato diversi prodotti che possono ridurre l’impatto ambientale di CO2 e anche attrarre la vita sott’acqua. Non ci sono dubbi che le strutture costiere basate sul cemento possono dare dei benefici per la vita umana proteggendo le aree costiere oppure i porti. Tuttavia, anche la maggior parte delle specie marine vivono nei pressi delle aree costiere e queste strutture create dall’uomo possono danneggiare gli ecosistemi su cui dipendono queste specie.

Si stima che il 70% delle infrastrutture marine siano basate sul cemento che può rilasciare sostanze chimiche che rendono l’acqua più alcalina. Questa nuova composizione dell’acqua rende difficile la vita di alcuni animali. Inoltre, con il tempo il livello del PH dell’acqua del mare diventa neutro. Così le superfici diventano diritte e lisce rendendo la vita difficile per le alghe, le ostriche e altre specie.

Di cosa si tratta

Econcrete realizza additivi che possono essere miscelati con il cemento per consentire un bilanciamento chimico con l’acqua del mare. Inoltre, costruisce blocchi e pannelli per le difese marine che riescono a mimare la forma e la consistenza delle formazioni rocciose. Piccole crepe sulla superficie danno alle larve un posto per vivere e svilupparsi mentre i lati ruvidi e le piccole tasche detengono l’acqua come una piscina.

I prodotti di quest’azienda sono stati installati in più di 35 luoghi intorno al mondo negli ultimi otto anni. Tra questi, New York, Rotterdam e Monaco. L’amministratore delegato di Econcrete è un ecologista marino e sa bene che con questa tecnologia innovativa i prodotti possono raddoppiare la quantità di biodiversità in confronto al cemento tradizionale.

Ciò consente agli organismi di prossima generazione di svilupparsi su una superficie attirando, nel contempo, altra vite marine creando un ecosistema autosufficiente.

Ridurre le emissioni

Oltre a danneggiare l’ecosistema marino, il cemento – che è il materiale che mantiene unito la miscela del calcestruzzo – è responsabile per circa l’8% delle emissioni di carbonio nel mondo, secondo alcuni studi.

ECOncrete è in grado di ridurre la quantità di cemento necessario per la miscela del calcestruzzo, riducendo la sua impronta di carbonio. Evidentemente, le strutture costruite dalle persone non riescono a replicare perfettamente i benefici della Natura. Per questo motivo, è importante utilizzare approcci diversi di eco-ingegneria per garantire la biodiversità costiera.

Per questo motivo, Econcrete investe e lavora su sistemi infrastrutturali ibridi, integrando le proprie attività nel piena rispetto della sostenibilità ambientale. Un valore aggiunto che già in diversi paesi del mondo ha dato il via ad una nuova cultura delle costruzioni marine.

Come è iniziato

I fondatori di ECOncrete® (biologi marini e innovatori) hanno creato realmente di poter sviluppare materiali buoni per le infrastrutture e anche per l’ambiente. L’aziende nasce nel 2012 come compagnia inter-disciplinare basata sulla scienza con un gruppo di professionisti tra cui: biologi, ecologi, ingegneri ambientali, disegnatori e specialisti delle tecnologie del cemento.


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