Verso una navigazione a corto raggio sostenibile

Verso una navigazione a corto raggio sostenibile

L’obiettivo è rendere questa tipologia di trasporto marittimo smart e senza soluzione di continuità, implementandola quanto più possibile. Lo apprendiamo dallo studio dell’Unione Europea in tema di Spazio Marittimo. Si tratta dello Short Sea shipping, la navigazione a corto raggio, di cui parliamo nella nostra rubrica dedicata, seguendo con attenzione questo segmento di traffico.

La visione

Nella visione illustrata, si prevede che la navigazione a corto raggio sia un fondamentale segmento di trasporto pulito, pienamente integrato nel network multi-modale dei trasporti. Ciò non può essere raggiunto senza una sinergia tra tutti gli stakeholder dell’industria marittima. Ovvero, cantieri navali, armatori, porti e operatori logistici, imprese e terminal oltre agli altri attori della filiera che debbono fare la loro parte nella catena delle responsabilità.

Il ruolo dei porti

Dagli studi effettuati sulla governance nell’UE, sono i porti oggi ad avere il ruolo maggiore nell’assicurare le infrastrutture di alta qualità. Queste sono necessarie per lo shipping moderno. Ciò include anche la messa a disposizione di carburanti alternativi. Inoltre sono necessarie infrastrutture per la digitalizzazione, per la gestione dei rifiuti e per la fornitura di energia rinnovabile. L’integrazione di questo trasporto marittimo nella catena logistica richiede la cooperazione con i porti e anche oltre, ad esempio con gli spedizionieri, agenti marittimi e proprietari delle merci.

Le azioni da intraprendere

Questa visione dipenderà anche dalle previsioni legislative e dai trend emergenti, di cui parleremo nei prossimi articoli della nostra rubrica. In ogni caso, altri fattori come un’analisi della domanda di mercato dovranno essere esplorati. E’ necessaria, pertanto, la valutazione del livello di adeguatezza della navigazione di corto raggio in Unione Europea. E’ altresì importante l’analisi di eventuali gap nella visione da sviluppare con esperti e stakeholder.

Da qui al 2030

Basandosi sulla visione a lungo termine della navigazione a corto raggio dell’Unione Europea come modalità di trasporto senza emissioni di carbonio pienamente integrato nella Rete TEN-T, occorre lavorare sulla definizione della digitalizzazione e la piena integrazione dei trasporti. Per fare ciò, vi sono dei passi intermedi che debbono essere chiaramente definiti da un punto di vista legislativo tenuto conto degli sviluppi interni ed esterni di questo settore. Quello che sappiamo è che si deve lavorare verso l’eliminazione delle emissioni e che al centro degli sviluppi dei trasporti c’è la questione ambientale.

Si va verso una navigazione a corto raggio sostenibile secondo i rapporti che stiamo analizzando e seguiremo con molto attenzione l’effettivo raggiungimento di questi obiettivi essenziali.


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