Biodiversità nell’UE: Ripristinare gli ecosistemi marini

Biodiversità nell’UE: Ripristinare gli ecosistemi marini

Proseguiamo nel raccontarvi la strategia per la biodiversità dell’Unione Europea. Ne parliamo indicandovi il programma delineato per il ripristino di un buono stato ambientale negli ecosistemi marini. 

Salvaguardare il capitale naturale del pianeta

Come abbiamo già scritto, la biodiversità rappresenta la struttura portante della vita. È essenziale tanto per l’uomo quanto per l’ambiente, così come per la lotta ai cambiamenti climatici. Svolge un ruolo fondamentale nel proteggere la salute delle persone e sostiene la nostra economia. Tuttavia, la biodiversità si sta riducendo a un ritmo allarmante, causando l’estinzione di 200 specie al giorno, secondo gli scienziati.

In linea con l’obiettivo internazionale concordato nel 2010, l’Unione Europea si è impegnata ad arrestare la perdita di biodiversità entro il 2020 attraverso la strategia sulla biodiversità. Poiché l’obiettivo è giunto a scadenza, l’UE sta adottando una nuova strategia con un impegno rinnovato.

La biodiversità svolge un ruolo vitale nel fornire alle persone cibo, acqua dolce e aria pulita. È importante per il mantenimento dell’equilibrio della natura. Si rivela imprescindibile sia per l’ambiente sia per la lotta ai cambiamenti climatici. Inoltre, è essenziale per la nostra salute e per la prevenzione della diffusione di malattie infettive.

Però, quello che non si dice abbastanza spesso è che la biodiversità è cruciale per l’economia. Secondo il Forum economico mondiale quasi la metà del PIL mondiale (circa 40 000 miliardi di EUR) dipende dalla natura e dai servizi che essa fornisce. Tutti i settori economici più importanti (edilizia, agricoltura e industria alimentare e delle bevande) dipendono in larga misura dalla natura. Infatti, secondo la UE, generano complessivamente nell’economia circa 7 300 miliardi di EUR. Pertanto, disporre di ecosistemi sani è anche un fattore determinante per la ripresa dalla crisi COVID-19.

Le attività umane, che causano inquinamento e cambiamenti degli habitat e del clima, stanno mettendo a dura prova le specie e gli ecosistemi. Gli scienziati stimano che un milione di specie di piante, insetti, uccelli e mammiferi in tutto il mondo siano attualmente minacciate di estinzione. Si pensa che ogni giorno ne scompaiano fino a 200.

Perché ripristinare gli ecosistemi marini

Ecosistemi marini il cui stato ambientale è stato ripristinato e protetto portano salute, oltre a benefici sociali ed economici alle comunità costiere e all’Unione Europea tutta. La necessità di un’azione più forte è sempre più importante, proprio perchè la perdita di biodiversità degli ecosistemi marini e costieri continua a causa del riscaldamento globale.

L’ottenimento di uno status buono degli ecosistemi marini deve prevedere che essi siano ricchi di carbonio, oltre a disporre di aree per la deposizione delle uova dei pesci. Alcuni degli usi del mare mettono in pericolo la sicurezza alimentare, la sopravvivenza dei pescatori e l’intera industria della pesca. Le risorse marine dovrebbero essere utilizzate in maniera sostenibile con una politica di tolleranza zero per le pratiche illegali. In questo senso è essenziale la piena implementazione della Politica comune sulla pesca, la direttiva relativa al quadro strategico marino, nonché le direttive sugli habitat naturali. 

A supporto di tutta questa legislazione, ci sono anche i piani nazionali sullo spazio marittimo che ogni Stato Membro dovrà varare nel 2021. Questi piani mirano alla copertura di tutti i settori marittimi e tutte le attività connesse. 

È del tutto evidente che le attività connesse al Mare dovranno essere riviste e adattate a sistemi sostenibili e realmente green, anzi blu esattamente come il Mare pulito. E del mare, dei suoi usi e abusi continueremo a scrivere.


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