Microplastiche in mare: a rischio la vita dei piccoli organismi marini

Microplastiche in mare: a rischio la vita dei piccoli organismi marini

Le microplastiche disperse negli oceani hanno effetti estremamente negativi sulla vita dei piccoli organismi marini. A rischio è il ciclo vitale di tutte le specie e la loro funzione regolatrice dell’ecosistema globale.

È questo il risultato della ricerca “Plastics, (bio)polymers and their apparent biogeochemical cycle: an infrared spectroscopy study on foraminifera”. La ricerca è pubblicata dalla rivista Enviromental Pollution Journal, e firmata da un team di ricercatori del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Cagliari, diretto da Rosa Cidu, in collaborazione con ricercatrici e ricercatori di altri atenei e centri di ricerca italiani ed esteri.

L’attività, si legge in un comunicato di UniCa, si è concentrata sugli effetti delle microplastiche, di produzione industriale, che contengono il plasticizzante DEHP sui gusci e il citoplasma dei foraminiferi. Questi organismi marini unicellulari sono presenti ovunque nel mare e rappresentano un importante anello della catena alimentare. Inoltre, un effetto positivo di molte specie dei foraminiferi è la creazione di un guscio di carbonato di calcio che aiuta nel riassorbire la CO2 atmosferica.

Ridurre la plastica per evitare gravi conseguenze per l’ambiente marino  

I risultati della ricerca hanno dimostrato la presenza delle microplastiche nel guscio e nella cellula dei foraminiferi analizzati. Studiando la composizione delle cellule è stato dimostrato, per la prima volta, che la presenza delle plastiche induce uno stress cellulare in questi microrganismi. Un altro fenomeno estremamente pericoloso è il plasticizzante (DEHP) che è stato incorporato nella cellula e nel guscio.

Secondo gli esperti, se non si interverrà con l’adozione di buone pratiche per la riduzione della plastica in mare, l’inquinamento chimico combinato con l’acidificazione delle acque porterà alla scomparsa dei foraminiferi entro il 2100. Un’eventualità assolutamente da scongiurare, perché i foraminiferi sono una componente fondamentale dell’ecosistema. La loro biodiversità e abbondanza sono elementi essenziali per la resilienza ambientale rispetto ai Global Changes.

I risultati della ricerca dell’Ateneo di Cagliari dimostrano come la plastica sia un inquinante pericoloso delle acque. La sua presenza è talmente abbondante nei sedimenti fluviali e marini che gli effetti di questa situazione devono destare notevoli preoccupazioni.

L’Università ha da tempo attivato campagne di sensibilizzazione (UniCa per lo Sviluppo sostenibile). Inoltre ha realizzato iniziative per la riduzione degli imballaggi di plastica nei distributori automatici e per limitare il più possibile l’inquinamento da sostanze plastiche.


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