L’emergenza della plastica in mare, vista attraverso l’arte

L’emergenza della plastica in mare, vista attraverso l’arte

Combattere l’inquinamento marino da plastica e individuare soluzioni innovative per il monitoraggio e la pulizia dei fondali marini, sensibilizzando l’opinione pubblica sull’emergenza delle macro plastiche depositate in fondo al mare. È questo l’obiettivo del progetto europeo “MarGnet”, coordinato dall’Istituto di scienze marine (Ismar) del Cnr. Lo stesso è finanziato dai fondi europei EASME, che ha organizzato a Venezia la mostra NET. Si tratta di un’esposizione “su strada” ospitata dalla galleria D3082 fino al 28 febbraio scorso.  

Le opere esposte al pubblico sono dell’artista internazionale Mandy Barker, che si è impegnata nel documentare l’emergenza della plastica in mare. E lo ha fatto attraverso fotografie di grande impatto emotivo, scattate insieme agli scienziati nelle missioni negli oceani in tutto il mondo. Nella selezione di immagini in mostra, ci sono anche i resti di reti da pesca e i filamenti plastici che rappresentano una delle principali cause di morte per la flora e la fauna di tutti i mari.

La plastica recuperata dal mare trasformata in opere d’arte

Ogni anno migliaia di tonnellate di plastica finiscono negli oceani da parte di tutto il mondo. Si trovano, infatti, reti da pesca, cassette di polistirolo, tappi, bottiglie, monouso e centinaia di altri prodotti di plastica che danno vita al “marine litter”, la spazzatura marina soprattutto di plastica. Il problema del “marine littering” è stato già affrontato negli anni ’70 dal lavoro artistico-fotografico di Maby Navone, artista ligure scomparsa nel 2015. Lei per prima ha intrapreso un percorso di sensibilizzazione attraverso la creazione di opere d’arte realizzate con materiali di recupero trovati sulle spiagge. 

Insieme alle ricercatrici del Cnr-Ismar coinvolte nel progetto artistico, oggi si cerca di comprendere come è cambiata la percezione del problema dagli anni ‘60 ad oggi. Ci si chiede anche cosa è stato fatto in termini di soluzioni tecniche e come la sensibilità artistica possa coinvolgere le persone e la società. Inoltre, attraverso l’arte, sottolinea il Cnr, è possibile avere un maggiore impatto sulla coscienza e la sensibilità ambientale. Si cerca inoltre di stimolare la comunità scientifica a trovare soluzioni tecniche sempre più efficienti e sofisticate per la pulizia dei mari.


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